1Con una sabbiatrice si possono effettuare interventi di restauro conservativo?
Ad oggi il processo della micro- sabbiatura trova nel restauro una tra le attivita’ principali, è possibile riportare alle origini qualsiasi superficie, adottando granulometrie e tipologie di inerte appropriate , pressioni di esercizio calibrate, in relazione all’intervento.
2 È possibile trattare metalli, lamiere, senza rovinare la superficie?
Con l'uso delle microsfere di vetro, di ceramica, microsfere d’acciaio…si ottiene un trattamento che non altera la superficie ne crea rugosità, in sostanza è importante utilizzare un abrasivo sferoidale che permetta di non asportare materiale.
3A che distanza si deve rimanere dalla superficie da trattare?
Non esiste una distanza fissa da mantenere dalla superficie da trattare, questa dipende da diversi fattori :
Tipo di materiale da trattare
Tipo di risultato da ottenere
Tipo di inerte
Pressione di esercizio della sabbiatrice
Diametro dell’ugello
Esempio pratico:
Sabix (sabbiatrice a pressione a getto libero), ugello diam 03 mm ,
pressione 04 bar ,
abrasivo minerale garnet ,
ripristino mattoni a “faccia vista”
distanza indicativa 10 cm
4Quali sono i principali abrasivi che si utilizzano con una sabbiatrice?
I principali inerti sono i seguenti ed ognuno ha una una funzione differente
corindone,
graniglia metallica,
garnet,
quarzite,
microsfere di vetro,
microsfere d’acciaio,
microsfere di ceramica ,
granuli vegetali,
granuli di plastica ,
tutolo di mais